Decormarmi porta in Germania la mostra “Il linguaggio del Palladio tradotto dal designer Raffaello Galiotto “
A tre anni dalla prima presentazione ufficiale, DECORMARMI, in collaborazione con Ströehmann International, azienda tedesca che opera nel settore lapideo, presenta a Francoforte la mostra Il Linguaggio del Palladio tradotto dal designer Raffaello Galiotto in oggetti del nostro tempo”. L’evento presenta una collezione di oggetti di design in marmo progettata dal designer vicentino Raffaello Galiotto e realizzata da Decormarmi insieme alle aziende aderenti al Consorzio Marmisti Chiampo.
Una mostra dai contenuti densi ed importanti, che si è mossa fuori dai confini italiani per approdare prima in Gran Bretagna ed ora in Germania con una serie di oggetti che raccontano e re-interpretano in chiave moderna, anche se con echi classici, l’opera di Andrea Palladio, il primo e forse più grande architetto gobale che ha influenzato le architetture di Europa e Stati Uniti.
Dallo studio delle linee del Palladio fatto in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio il designer Raffaello Galiotto ha delineato una serie di oggetti di design con un unico filo conduttore: un profilo geometrico ricorrente nelle opere del Palladio ovvero una sagoma costituita da una serie di curve e tratti ornamentali, un’ampia curva panciuta e la conclusione al piede con altre modanature. Il risultato è una serie di elementi di arredo in marmo, pietra e granito che sfidano le capacità e le conoscenze tecnologiche della lavorazione del marmo per perfezione, precisione di forme, angolature estremizzate, giochi di ombre e di geometrie, susseguirsi di pieni e di vuoti.
Forme di design ispirate all’architetto/designer Andrea Palladio che affermava che “la bellezza risulta proprio dalla corrispondenza del tutto alle parti, delle parti fra loro, e di quelle al tutto” e alla coraggiosa sperimentazione creativa di Raffaello Galiotto.
Le 18 opere della collezione Palladio saranno inaugurate a Francoforte il 9 febbraio e resterà aperta al pubblico fino al 31 marzo 2012.
