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Mostra Luce e Materia

Inserito da on 5 ottobre 2011 – 18:40No Comment
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Frutto di un lungo percorso di ricerca storica e creativa, la mostra LUCE E MATERIA si sviluppa attraverso una sequenza di stanze nelle quali sono disposte le opere marmoree progettate e realizzate per far risaltare due aspetti specifici dei materiali principali utilizzati: la riflessione e la traslucenza rispettivamente del marmo Nero del Belgio (un marmo nero compatto e vitreo che, se lucidato, risulta assai specchiante) e del Vigaria dal Portogallo (un materiale litico che la luce attraversa facilmente).

La mostra è un continuo dialogo tra la luce e le superfici lapidee opache ed assorbenti o lucide e riflettenti che, a seconda dei diversi trattamenti e lavorazioni, restituiscono inaspettati effetti sensoriali e visivi.

Ideato e realizzato dal designer Raffaello Galiotto attraverso i preziosi materiali litici delle aziende Solubema, Etma (Portogallo) e Merbes-Sprimont (Belgio), LUCE E MATERIA traduce il fascino ancestrale che le pietre hanno sull’uomo in un percorso dove la pura matericità dell’elemento litico diventa continua affascinante scoperta, inganno, visione e dove la scienza lascia spazio allo stupore davanti alla pura bellezza.

La mostra, sviluppata in un’area di circa 150 mq presenta uno spazio articolato in un crescendo di effetti visivi così distribuiti:

Ingresso

Un grande specchio in marmo Nero del Belgio a calotta sferica contornato a raggiera da una serie di altri piccoli specchi incavati accoglie il visitatore.

Si tratta di una citazione dello specchio ritratto nel celebre dipinto di Jan Van Eych, Ritratto dei coniugi Arnolfini (National Gallery di Londra)in cui il pittore ritrae lo specchio, l’immagine dei soggetti e l’immagine di sé stesso. Gli specchi a raggiera riverberano immagini multiple e capovolte.

Sala degli Specchi

Una stanza rossa contenente otto specchi in marmo in Nero del Belgio. Gli specchi sono deformanti e distorcono le immagini riflesse con sorpresa e divertimento del visitatore: gli specchi, infatti, giocano con lo spettatore allungando, allargando e moltiplicando la sua figura.

Sala dell’anamorfosi

Una stanza nera rivestita in marmo Nero del Belgio, a terra un intarsio a figura distorta e al centro un grande cilindro anch’esso in marmo nero lucido con all’apice una coppa di rose fresche. L’intarsio a terra deformato riflette sulla superficie cilindrica e, secondo precise regole ottiche, l’occhio sulla superficie curva lo legge in modo corretto nella sua forma originale.

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Passaggio Luminoso

Un suggestivo passaggio, leggermente prospettico e lastricato di marmo Vigaria lucido e retro-illuminato dal quale si colgono ombre e figure in movimento, conduce alla stanza successiva.

Sala delle lampade

Una stanza celeste con una costellazione di lampade in marmo Vigaria sospese a diverse altezze che emettono un’affascinante luce dorata.  Un sistema di accensione e spegnimento a ritmo alternato crea inedite atmosfere.

Sala delle lastre illuminate

Tre grandi lastre in Vigaria del Portogallo di quattro metri quadrati scavate e illuminate sono le protagoniste di questa quarta e ultima stanza. Le diverse lavorazioni e l’illuminazione creano straordinari effetti ottici fino a svelare l’immagine fotografica di un neonato, una dolcissima rappresentazione fetale scritta dentro la materia.

Ponte fra sapienza antica e sperimentazioni tecnologiche all’avanguardia, LUCE E MATERIA unisce abilmente l’estro creativo del designer Raffaello Galiotto, l’altissima qualità, bellezza e unicità dei marmi Nero del Belgio e Vigaria del Portogallo e l’abilità nella lavorazione dei materiali lapidei effettuata con sofisticati software, macchinari a controllo numerico e lavorazione artistica artigianale.